In questa pagina puoi trovare qualche esempio degli articoli che giornalmente pubblico sui social sull’allenamento “Training News”, il corpo umano in relazione all’attività fisica “Body News” e l’alimentazione “Nutrition News”.

IL MANTENIMENTO DELLA POSTURA: OCCHIO, ORECCHIO E PELLE


Per il mantenimento della postura la Vista ha un ruolo cruciale. Le informazioni sull’ambiente esterno vengono recepite dai recettori visivi e le diverse zone che compongono l’occhio sono responsabili della stabilità posturale laterale, quindi “gestendo” i movimenti a destra e sinistra, e la stabilità posturale antero-posteriore, ovvero avanti e dietro.


Tuttavia, per quanto sia determinante, l’Occhio da solo non è sufficiente.

Abbiamo tutti esperienza di come sia importante l’azione dell’Orecchio nel mantenimento dell’equilibrio.

L’occhio non è capace di “capire” se una modificazione delle immagini dell’ambiente siano causate da un movimento del corpo, del collo o addirittura del solo occhio.


Dai Recettori Oculari e dal Sistema Vestibolare arrivano al cervello il 90% delle informazioni sull’ambiente in cui operiamo.

Le informazioni che provengono dall’occhio hanno necessità di essere confrontate con quelle che provengono dall’orecchio.


Le strutture dell’Orecchio sono capaci di ricevere stimoli cinetici (accelerazioni e decelerazioni) e statici, interpretando la forza gravitazionale raffinando la regolazione della postura.


Questa mole d’informazioni, recepite dall’Occhio e dall’Orecchio vanno infine completate da quelle provenienti dal sistema dei recettori cutanei, specialmente dall’appoggio del piede.


Anche la pelle quindi ha un ruolo fondamentale per la raccolta delle informazioni sull’ambiente esterno e quindi per il mantenimento della postura.


Basti pensare che anche una cicatrice (se fosse retratta, particolarmente spessa, o cheloide) può creare alterazioni della postura, influendo sull’efficienza dei recettori cutanei.


La nostra postura è determinata quindi dall’azione di un gran numero di recettori presenti nell’occhio, nell’orecchio, nella pelle che costituiscono un “sistema integrato”, che determina la nostra posizione e i movimenti nell’ambiente che ci circonda.


Il PIEDE è l’attore principale del Sistema Tonico Posturale: è incaricato dell’attività motoria, ma ha anche il fondamentale compito di trasferire al cervello le informazioni in merito all’ambiente in cui opera, alle sollecitazioni che riceve e alla natura del suolo.


Da un lato quindi riceve l’impulso che arriva dal cervello da cui scaturisce l’azione motoria, dall’altro dialoga con il corpo trasferendo informazioni costanti che provengono dai recettori cutanei che si trovano sulla pianta del piede, che ricevono le informazioni sull’ambiente esterno (esterocettori) e dai recettori dei muscoli, dei tendini e delle articolazioni, che si occupano delle informazioni relative alla posizione del corpo (propriocettori).


Il Riflesso Plantare derivante dalla stimolazione della pianta del piede attiva e definisce l’intensità di un complicato sistema di riflessi, che ha immediate conseguenze posturali.


Il Piede è quindi un importantissimo organo di senso, oltre che di moto.


La vita di tutti i giorni nei paesi più sviluppati non consente un’interazione diretta tra il corpo e il terreno; quest’ultimo poi è sempre perfettamente piano per effetto delle modificazioni ambientali operate dall’uomo, specie in città.


L’impossibilità di un’interazione diretta e fisiologica con un terreno naturale da parte del nostro Piede è spesso la causa di molti compensi posturali.


I compensi temporanei che servono al corpo per adattarsi dinamicamente all’ambiente in cui agisce sono fisiologici e sono possibili grazie alla grande capacità del Piede di compensare e riequilibrare la struttura; se permangono e si consolidano per effetto di un atteggiamento corporeo non fisiologico, questi compensi del piede diventano la manifestazione di uno stato patologico e di un’anomalia funzionale della struttura.


In questo caso un compenso del piede ci manifesta una disfunzione funzionale che proviene dall’alto (discendende), per esempio dall’articolazione della mandibola.

Altre volte però è il Piede stesso il "colpevole", in questo caso l’errata postura del Piede è causa in senso ascendente di compensi nella parti più alte del sistema.


Quando è il Piede a essere la causa dei compensi posturali, questo può avvenire per un problema congenito, come per esempio i “piedi piatti”; un problema acquisito a seguito di trauma o per adattamenti indotti da attività particolarmente impattanti nell’età dello sviluppo, come per esempio alcuni sport agonistici o la danza; o per effetto dell’abuso o dell’uso prematuro di strumenti correttivi ortopedici.


Se però è il Piede ad adattarsi agli squilibri della parte superiore del corpo, bisogna considerare che basta un tempo relativamente breve, una manciata di mesi, per consolidare le deformazioni che il piede ha messo in atto per adattarsi, è quindi necessario un intervento per evitare che tali modificazioni diventino irreversibili.

Oggi vediamo da un punto di vista un po’ più “tecnico” cos’è LA POSTURA, come si può definire, quali strutture corporee coinvolge e le conseguenze di una postura scorretta.


La Postura è la posizione del corpo nello spazio, che può essere mantenuta per un tempo prolungato, in posizione eretta, seduta o in decubito (sdraiati).


Ci è utile a questo punto introdurre il concetto di “Baricentro del Corpo”, che si definisce come il punto di applicazione della Forza Peso (o meglio la somma delle forze peso dei singoli segmenti corporei).


Per il mantenimento della postura eretta è necessario che il Baricentro cada all’interno della base d’appoggio e questo si ottiene attraverso l’attività dei muscoli.


Il Baricentro del corpo umano è posto al livello del Disco tra le vertebre T9 e T10 e il pube (la Sinfisi Pubica). Un altro riferimento più semplice può essere la vertebra T12.


Quindi devono entrare in gioco dei muscoli, per garantirci una postura eretta vantaggiosa.

Più tecnicamente possiamo dire che essa sia permessa dall’attivazione della catena (estensoria antigravitaria) posteriore. Se venisse meno le articolazioni si fletterebbero.


Abbiamo parlato anche di Forza Peso. Questa ha due componenti, una "Verticale" che è diretta verso il centro di rotazione dell’Anca e che è sostenuta dall’osso e una "Tangenziale", a cui si devono opporre invece i muscoli.


Il mantenimento della Postura Eretta deve essere “economico”.


È importante quindi contrastare rapidamente la Forza Tangenziale, per ridurre il più possibile il lavoro di correzione dalle oscillazioni.

Questo perchè le attività di base del nostro corpo tendono sempre al minimo dispendio di energia, quindi se i muscoli dovessero lavorare tanto e al lungo solo per farci stare in piedi, sarebbe un clamoroso spreco di risorse.


Per il mantenimento del controllo posturale sono poi fondamentali i meccanismi di “Feedback” e “Feedforward”.


Il primo si basa sulle informazioni che arrivano dalle “centraline” del cervello che si occupano delle risposte motorie volontarie (le strutture sottocorticali), dalla capacità di percepire il corpo nello spazio (propriocezione), dall’udito e la vista.


Nel secondo il cervello permette di anticipare l’attività posturale, sulla base di meccanismi di apprendimento e memoria, in maniera inconsapevole e adattandosi alle condizioni ambientali. .


Il sistema posturale col tempo si modifica e attua "compensi" a seguito spesso di problematiche che risultano poi molto diffuse (spalla più alta, rotazione del bacino, scoliosi, appoggio plantare scorretto, ecc.).


Quando la capacità di compenso si interrompe si ha la comparsa di patologie come cefalee, cervicalgia, dorsalgia, lombalgia, ecc.


Una volta constata l’esistenza di questi compensi o addirittura delle condizioni patologiche ad essi correlate, si può agire su vari livelli per correggere o tentare una “riprogrammazione posturale”.


L’azione sinergica di un fisioterapista (specie in fase acuta) e di un allenamento mirato al potenziamento dei distretti carenti o l’allungamento delle muscolature retratte, da eseguirsi sotto la guida di un professionista, possono ottenere ottimi risultati sui problemi più diffusi legati alla postura.

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